Cosmopolitalians – “Los Angeles mi ha cambiato la vita, in Italia vanno avanti solo i disonesti”

L’ospite della sesta puntata di ‘Cosmopolitalians‘ è Paola Cipollina, Executive producer di mestiere, a Los Angeles da tre anni per realizzare i suoi sogni con il marito regista ed una figlia adolescente.

Paola, Cosmopolitalian from Los Angeles dal 2011

Paola, Cosmopolitalian from Los Angeles dal 2011

L’Italia – “Sono nata imprenditrice, con la prima attività che risale a quando avevo 16 anni (una scuola di taglio e cucito a Genova). Dopo alcuni anni, le scuole divennero quindici in tutta Italia, un Paese a cui ho dato tanto ricevendo poche soddisfazioni e tante preoccupazioni. Ho anche aperto e avviato scuole di moda in Giappone, Korea e Marocco, prima di conoscere mio marito Max Leonida a Milano, dove insieme fondammo l’Accademia dello Spettacolo. Nel 2000, quando nacque nostra figlia Elisa decisi di chiudere le scuole, lavorare in teatro per tre anni e subito dopo aprire la nostra casa di videoproduzione.

Abbiamo prodotto due film (Mandala e Backward), ma la crisi stava avanzando velocemente e questa è stata la molla per lasciare tutto e venire negli States. Capii solo allora che essere onesti in Italia è un grosso svantaggio, un grave difetto di cui tutti vogliono approfittare, insieme alle tue capacità. L’Italia non mi manca, e Dio benedica il giorno che ho fatto questa scelta, perché non tornerei mai a vivere lì. Tornerò a febbraio per trovare i miei genitori, loro si che mi mancano, e li rivedrò dopo quasi tre anni”.

Gli USA – “Vivo qui con Max, Elisa e tre gatti. Lavoriamo a diversi progetti cinematografici con Max, ma organizzo anche eventi per artisti o aziende italiane che vogliono entrare nel territorio americano. Per il prossimo futuro, io e mio marito abbiamo un paio di film in pre produzione.

Paola in compagnia del marito regista Max  e della figlia Elisa

Paola in compagnia del marito regista Max e della figlia Elisa

Mia figlia Elisa è molto felice di essere qui: ha capito che i nostri sforzi serviranno per la sua carriera professionale e ha capito cosa vuol dire trovarsi in difficoltà senza smettere di credere nei propri ideali. È entrata in una quinta elementare dove non parlava una parola di inglese grazie alle scuole italiane, mentre ora è totalmente bilingue. Riguardo al permesso di lavoro, ci siamo affidati ad un avvocato dell’immigrazione e gli abbiamo fornito tutti i documenti relativi ai nostri crediti che avevamo in Italia e tramite mio marito, in qualità di regista e producer, abbiamo ottenuto il Visa 01 – Extraordinary talent. Ma non tutti sono così fortunati, ed oggi è molto più difficile entrare e restare qui”.

La vita – “I ritmi sono molto diversi rispetto all’Italia: sembrano lenti, ma in realtà sono molto frenetici. La mattina la sveglia è intorno alle 5, perché mia figlia entra a scuola alle 7.30 e le distanze sono enormi per andare da un capo all’altro della città. Poi inizia la routine degli appuntamenti, e, nel pomeriggio, o siamo su di un set o a cercare patners per organizzare i miei eventi. In serata, palestra, sauna e relax, prima di andare a dormire davanti ad un bel film. I californiani cenano alle 18.30 e vanno a letto presto, ma noi italiani, avendo ancora tanti contatti nel nostro Paese, allunghiamo la giornata fino a vedere l’alba sul Mediterraneo”.

Cosmopolitalians all’estero – “È incredibile quanto diventi piccola una città come Los Angeles quando ci sono di mezzo gli italiani. L’Istituto di Cultura Italiana è un punto ottimale per ritrovarsi, conoscersi tutti. Poi ci sono l’associazione cattolica italiana ed alcune associazioni italiane a Los Angeles su Facebook, di cui faccio parte. Riguardo agli eventi, promuoverò alcune aziende della Campania e la Regione Piemonte in un meeting qui in California. Infine ho qualche artista, per lo più fotografi e pittori che vogliono fare delle mostre nell’Art district di L.A.”.

Paola sul set con l'attore Adam Sandler

Paola sul set con l’attore americano Adam Sandler

Consigli per i giovani Cosmopolitalians – “Il mio consiglio per i giovani italiani è di scappare se posseggono un talento, perché, se qualcuno in italia se ne accorge, farà di tutto per portarvelo via.
Andate all’estero, spedite i vostri curriculum, andate all’avventura: sarà sempre più avvincente, gratificante e meno rischioso che stare in Italia, dove vi sfrutteranno. Poco prima di partire, in un negozio di giocattoli a Milano, ho conosciuto due giovani commessi laureati che lavoravano in nero per 600 euro al mese. È una vergogna che il nostro Paese consenta che questo accada senza far nulla per il futuro dei nostri figli”.

@HermesCarbone

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13 Responses to Cosmopolitalians – “Los Angeles mi ha cambiato la vita, in Italia vanno avanti solo i disonesti”

  1. Joe says:

    Esattamente quello che ho avuto il coraggio di fare già 5 anni fa, quando andai via dall’italia (volutamente con lettera minuscola…fra un po’ nemmeno quella). Davo lavoro a decine di persone, per non parlare dell’indotto che generavo, ma erano sempre preoccupazioni e rogne. Lo stato italiano fa di tutto per ostacolare l’economia e gli imprenditori, invece che sostenerli e agevolarli concretamente. All’estero è tutta un’altra vita. L’italia…forse…è bella se ci vieni da turista, ma per viverci e lavorarci, ormai è andata!!!…e NON si riprenderà.

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    • Paola Cipollina says:

      Fa piacere Joe , sentire che non si è da soli ad aver fatto certe scelte!
      L’Italia ….che grosso dispiacere invece!
      Complimenti anche a te per la tua carriera!
      Paola

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  2. Caro Joe, contattami su il.nuovo@hotmail.it e accennami la tua storia.

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  3. La tua storia, cara Paola , è bellissima e mi infonde una forte fiducia nel futuro che pero’ qui in Italia non vedo…è bruttissimo parlare così del proprio paese. Soprattutto vedere che dopo vent’anni di impegno nel mio lavoro ora è come se tornassi indietro al punto di partenza..non ci sono stimoli e rischio di vedere andare in fumo quello che fin qui ho costruito..spero che l’avventura che ho intrapreso negli Stati Uniti proprio a Los Angeles e che mi sta costando tanti sacrifici, inizi a dare i suoi frutti e la possibilità di un futuro per i miei figli….e per me!

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    • Paola says:

      Ciao Stefania ,..quando sento queste cose , lo sai mi si stringe il cuore, vorrei poter far qualcosa per tutti , ma mi e’ impossibile, l’unica cosa che posso fare dare coraggio con il mio esempio .
      Ognuno di noi , smartito , deve ritrovare la strada.Credo che l’articolo sia gia’ abbastanza esplicito della situazione che sta passando l’Italia.
      Voleremo tutti via e ci ricostruiremo una vita!.
      Grazie a tutti coloro che hanno contribuito allo sfascio e al degrado!!..

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  4. Ciao a tutti, mi chiamo Pino ed ho due società ( una edile ed una di impianti di erogazione acqua). Lavorare i Italia e’ diventato quasi impossibile, si fanno orari massacranti inventandosi di tutto, tutto per riuscire appena a sopravvivere e chiedendosi ogni giorno perché continuare così.
    Anch’io sono intenzionato ad andare via, studio inglese la sera da un anno e cerco sul Web un qualsiasi lavoro all’estero che mi permetta di ricominciare, di avere un futuro che qui non vedo più.
    Grazie per le vostre testimonianze, mi serviranno come stimolo…
    Un abbraccio Pino.

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    • Paola says:

      Ciao Pino, un mio vecchio amico,sta facendo il tuo stesso lavoro in Italia.
      Anche lui mi sta dicendo le stesse cose, cosi’ mi ha chiesto come poter fare qualcosa qui in America per andarsene.
      Da qui l’unica cosa che posso fare per lui è analizzare le possibilità di investimento , per avviare un impresa non necessariamente nello stesso settore.
      Il consiglio che do , è quello di analizzare approfonditamente questa ipotesi, con la famiglia e prendere la decisione.
      L’Italia è un paese morto!.
      In bocca al lupo ed un abbraccio.
      P.S.
      paola maria savoia su fb.

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  5. marco says:

    credo con il problema attuale dei visti sia impossibile traferirsi negli Stati Uniti così come anno dopo anno sta succedendo in Australia, ormai se non sei un fisico nucleare o un ingegnere informatico bravo è difficile che qualcuno ti sponsorizzi…hanno chiuso definitivamente le porte!

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    • Paola says:

      Ciao Marco, in parte è vero, ma è anche vero che se uno è giovane può studiare qui e avviarsi un futuro .
      Se uno ha fatto una buona carriera si può vedere di fare un VISA 0/ oppure se uno ha qualche possibilità invece di avviare un attivita’ in Italia lo può fare qui,dove il business è’ visto molto bene e sei agevolato nello start Up

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  6. LIino TROVATI says:

    Brava Paola il tuo coraggio e un bel esempio anche le mie figlie hanno avuto tanto coraggio e sacrificio pero ora vivono tranquille

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  7. Congratulazioni si è una città fantastica che non dorme mai… bisogna osare certo bisognerebbe avere qualche soldo per gestire i primi mesi…

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    • Paola says:

      Ciao Rodolfo, certo e’una citta’difficile , ma per chi ha forza di volonta’, determinazioni e capacita’alla lunga premia.

      Paola

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      • Cara Paola hai ragione io sono un compositore scrivo per il cinema ma ho referenze da un premio oscar e di recente vinto il premio come miglior original soundtrack a Montecarlo ..cerco un agente serio che so li esistere a presto

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